Kaos Geostrategico

Quando usiamo il termine Kaos,si può pensare ad esagerazione,semplificazione(male corrente oggi!),ma gli avvenimenti hanno ritmi incalzanti.La realtà è che il mondo ha ripreso a muoversi,in modo,appunto,caotico.E dire che 20/25 anni orsono il “solito”professore americano,conio’il titolo del libro -che nessuno ha letto,ma tutti hanno citato “”Fine della Storia “.Adesso la moda è al sovranismo, mentre l’ex sceriffo del mondo, pretende di giocare all’isolazionista! ma a condizione di potersi impicciare negli affari altrui!-come sempre!Nel Kaos cui accennavo emergono sempre “nuovi “agguerriti sovranisti ben disposti a buttarsi nella mischia.Il presidente Trump, nel suo agitarsi,titilla nuovi fronti,nuovi avversari,nuovi competitori. La Cina! L’Europa! Il Venezuela! L’Iran! adesso se la prende con l ‘India,governata da quel fine sovranista e democratico di Mr. Modì . L’India altro colosso orientale,con una economia in sviluppo frenetico -seppur tormentata da molti problemi,il nazionalismo crescente(sovranismo!?),un vero e proprio cambiamento (costituzionale ),degli insegnamenti del Mahatma Ghandi -addirittura una “rivalutazione “strisciante degli assassini del Mahatma. Modi stretto dalla presenza della Cina,il Pakistan sempre incombente,e alla ricerca di uno status (meritatissimo )dell’India. Quelli della mia generazione (almeno quelli che si sono mossi! !) Abbiamo visto guerre,guerricciole,guerra fredda,crisi Qua’,crisi La’……i prossimi 10 anni saranno interessanti. ..buona fortuna! !

21 Comments

  1. a mio parere la chiave di volta del tutto è la crisi climatica, per cui interessanti saranno i prossimi decenni che segnano la fine dell’umanità, e il caos è la minima reazione che ci si possa attendere.

    dirai che la tiro per i capelli, e invece c’è un legame evidente, secondo me, e sta nel negazionismo climatico: i protagonisti principali di questo caso sono negazionisti, no?

    e che cosa vuol dire questo? non negano davvero che il cambiamento ci sia: come potrebbero?

    stanno soltanto dicendo che bisogna fare finta di niente perché non ci possiamo fare niente (secondo loro), e dunque si comportano di conseguenza, e quindi provocano il caos.

    l’unico modo di evitare il caos sarebbe un programma comune dell’umanità per contrastare l’effetto serra: ma questo è contrario a tutta la storia umana e all’istinto autodistruttivo della nostra specie.

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  2. A proposito di caos… (su scala minore…) che succede in Libia? Stamattina leggevo di sconfitta di Haftar e presa di distanza della Russia (in chiave di vendita di sistemi contraerei alla Turchia _ che intrecci!_) quindi il moribondo Serraj non sarebbe più così moribondo… questo rivaluterebbe le prese di posizione italiane iniziali (che peraltro si stava cercando di riposizionare, magari sbagliando prima e dopo…) che erano sull’appoggio al governo riconosciuto dall’Onu… che confusione! (ovviamente non mi pare di aver sentito niente al tg. Così come di Cina, India e Pakistan _ messi insieme tre miliardi di persone…_ più che folclore o quando succede qualche catastrofe non se ne parla.. ).

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    1. l’incredibile provincialismo del sistema informativo italiano l’ho ben verificato negli anni in cui sono vissuto in Germania, e infatti non ho perso l’abitudine di un’occhiata ai quotidiani online tedeschi, che leggo ancor prima di quelli italiani per vederne meglio da subito la loro miseria di contemplatori di un ombelico infetto.
      ma noi, siamo o non siamo il paese più artistico del mondo? e il meglio del mondo per cibo e arte di godersi la vita (dicono)?
      presunzione stolida e ignoranza di quel che avviene nel mondo stanno bene a braccetto.
      – su Serraj la pensiamo alla stessa maniera, e mi fa piacere; ne sono stato convinto sin dall’inizio e non ne ho scritto nel mio blog per non ammorbare i lettori, ma la nostra posizione italiana (come quella sul Venezuela!) è stata l’unica dignitosa in Europa.
      non sappiamo ancora come andrà a finire, ma riconosciamo almeno una coerenza che nessun altro ha.
      del resto questa seconda guerra di Libia, che dura oramai da otto anni, è stata fatta tutta anche contro di noi, per interposto Gheddafi, ma con Berlusconi noi abbiamo dato a suo tempo una mano a chi voleva farci fuori.
      la mossa giusta allora sarebbe stata – parere di un dilettante della geopolitica – di convincere Gheddafi a ritirarsi fino a che era in tempo e dargli asilo politico; avrebbe avuto grosse chance di ritornare; oggi cercano il figlio, ma non ha le palle, sembra…

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      1. Approfitto dell’ospitalità del padrone di casa, anche se discussione è un po’ off-topic… io penso che Berlusconi all’epoca fosse troppo debole, ormai, politicamente, per opporsi come forse avrebbe voluto. Con Gheddafi avevano fatto affari tutti, ma solo a lui furono attribuite “complicità” facendo leva sugli aspetti più folcloristici di Gheddafi. I nostri “progressisti”, ancora una volta miopi o loro si complici, convinsero il popolo che l’intervento era giusto e sacrosanto, a difesa dei poveri “democratici” libici… con questo però non tacciarmi di berlusconiano, eh? Anche se, a qualche cena elegante avrei partecipato volentieri…

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      2. Assolutamente d’accordo! L’Italia (governo Berlusconi ),fu Obbligata dagli alleati Francia e Regno Unito, Obama partecipò inizialmente molto titubante, anche Biden. Fu Hillary a spingere per “partecipare “con i due stolti. Intendiamoci l ‘Italia ha “partecipato “lasciando l ‘uso delle basi italiane (Sigonella,Lampedusa,Pantelleria )e spazio aereo, più reparti piccoli ma scelti sul terreno (principalmente per “illuminare ” i bersagli a bombe e missili ) Berlusconi ha fatto molte idiozie,MOLTE,ma in politica internazionale a giocato al Levantino! ( Diciamo cene internazionali. …eleganti! Con migliore risultato ).cordialità -io magari cambiando un po’i nomi, lo verrei bene tra i suoi personaggi Olena troneggerebbe a ArcoLe! !!

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      3. Gheddafi era un dittatore “Non poteva Dimettersi “!!!i paesi africani inviarono e sollecitarono Gheddafi a ritirarsi in Africa -aveva anzi gode ancora di molte simpatie. Un VERO dittatore non Può mollare, a parte delle considerazioni varie, ha sbagliato Non suicidarsi! La fine della strada è morire nel proprio letto -Franco,Tito,Stalin, fortunati oppure Piazzale Loreto oppure uno “Serio ” come HITLER.

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  3. discussione fitta, con qualche difficoltà (tipica di wordpress) a capire chi risponde a chi.

    sono uno di quei “progressisti” che pensava allora (e penso anche adesso) che, quando Gheddafi ha cominciato a bombardare i ribelli, l’intervento diventava inevitabile; ero convinto anche allora che fosse strumentale, ma non dovrebbe essere ammesso ad un tiranno di bombardare il suo popolo.

    e in effetti l’intervento fu autorizzato dall’Onu, cosa che nella patria dei nostri machiavelli di provincia non conta un cazzo, ma per un italiano un pochino tedesco come me è discriminante.

    quindi la partecipazione dell’Italia a quella guerra fu “giusta”, secondo la logica internazionale, e costituzionale secondo il nsotro art. 11 (a differenza di quella fatta alla Serbia dalla NATO, non dall’ONU, e dove Ciampi avallò la peggiore violazione della Costituzione mai avvenuta, quella fatta da D’Alema).

    ma l’Italia avrebbe potuto almeno votare contro all’Onu e dare asilo politico a Gheddafi (più solido di quello di uno stato africano), come le diede ad Ocalan vent’anni prima, fino a che D’Alema non lo tradì.

    ma, parlando di legalità internazionale, capisco di parlare da marziano in Italia.

    certo, era impossibile che Gheddafi avesse il buon senso di fare una ritirata strategica che forse gli avrebbe consentito di giocare ancora un ruolo politico in futuro: ma basta questo a dimostrare che era indifendibile e che ha fatto la fine che si meritava.

    ma ne è venuto il caos che ne è venuto! certo, ma qualcuno sa che cosa fosse la Libia sotto Gheddafi? io ci passai un paio di settimane per lavoro proprio pochi mesi prima che scoppiasse la guerra e vidi un paese senza anima e senza volontà, soffocato da una dittatura stolida.

    ci sono situazioni irrisolvibili, ma l’unica cosa che proprio non sopporto è la giustificazione del fatto che l’Italia non prese posizione, comunque la si voglia dare.

    la verità era ben rappresentata dai due pannelli paralleli che si incontravano all’ingresso del Museo Nazionale di Tripolo: Berlusconi da un lato e D’Alema dall’altro; e la verità è che nel tradire Gheddafi tutti erano d’accordo, sia la destra di Berlusconi sia il Partito Democratico di D’Alema e il presidente della repubblica Napolitano.

    è in casi come questi che emerge l’anima vera di un paese, e noi siamo un paese di magliari e di traditori della parola data e delle alleanze: da sempre!

    l’Italia stessa è nata da questi tradimenti e non può rinnegare un comportamento che attraversa tutta la sua storia.

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    1. Lei è sempre -oramai chiaro – “estremo”.Anche io sono transitato per la Libya,tralascio l’ atmosfera sonnambolica ( mi scuso sono poco sociale! ) Gheddafi era un dittatore,a parte le pagliacciate, le variazioni strategiche da un panArabismo mediocre ad un PanAfricanismo -questo più furbo. Certo che il “regime “con il suo capo chiamato ridicolmente Guida suprema (proprio lui che sfotteva Mussolini. ..meno Hitler! )

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      1. be’, ma allora è un estremo anche Lei! visto che dà dell’estremo e poi mi dà ragione…

        ma considerando che gli estremi sono solo due chi diremo che è l’estremo di destra e chi quello di sinistra fra noi due? o almeno chi è l’estremo nors e chi l’estremo sud? (questo sarebbe già più chiaro…., eheh)-

        non mi dica che ci becchettiamo essendo due estremi dalla stessa parte.

        atmosfera sonnambulica, della LIbia sotto Gheddafi: esatto!

        Gheddafi dittatore ridicolo (ma assieme feroce): mi fu regalato il suo Libretto Verde, ridicola scimmiottatura di Mao, ben altro calibro.

        Gheddafi dittatore indifendibile, ma questo non vuol dire che si doveva svenderlo…

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  4. ah, dimenticavo: come mai, se era proprio così difficile tenersi fuori da quella guerra, questo fu invece esattamente quello che fece la Germania?

    bastava stare dalla sua parte, invece ce da quella dei nostri nemici (Francia e Inghilterra, in quel caso).

    ma noi non abbiamo saputo fare politica estera, e la responsabilità era proprio di Berlusconi, un inetto in questo campo.

    – lasciando perdere ogni considerazione su quella farsa tragica che diventa l’Unione Europea quando i suoi membri fanno politiche estere diverse e addirittura l’uno contro l’altro!

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  5. Sorry:Certo che “doveva “bombardare -non il popolo -ma i RIBELLI! ! Tralasciamo le altalene (magliare! ) dei piccoli politici italiani. Certo l ‘Italia Non voleva interventi di sorta,li ha Subiti (al solito ).ripeto Gheddafi non poteva cercare una -via -politica! Avrebbe dovuto “salvare -Saif(il figlio più furbo ) ma la sua strada ERA QUELLA e DOVEVA percorrerla -ripeto poteva sia per la “storia “che per LUI scegliere il suicidio -Molto più dignitoso-ma è la mia personale filosofia. Sempre lieto dibattere -con Te -buona serata

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    1. piacere anche mio, condiviso, del dibattito con te.

      il suicidio non è islamico: mai giudicare chi appartiene a un’altra cultura con la nostra mentalità: suicidandosi, Gheddafi avrebbe distrutto il suo ricordo e la sua immagine, nel mondo islamico. il suicidio dello sconfitto è del mondo romano e greco, non del mondo islamico.

      l’Italia subisce, perché da sempre non ha una politica estera: del resto alla sua classe dirigente non interessa averla, perché decide di volta in volta secondo le opportunità del momento, senza coerenza; e non riesce a capire che proprio questa incoerenza e inaffidabilità – e questa soltanto – è la causa della sua debolezza strategica; ma, ripeto, non si può cambiare la natura di un popolo, cioè la sua cultura storica.

      quando Gheddafi in Cirenaica, per bombardare i ribelli vide che doveva anche bombardare il popolo, lì doveva agire strategicamente: invece si infilò nella trappola a testa bassa, senza rendersi conto che non aveva alleanze internazionali e che la Russia non era disposta a difenderlo.

      in fondo si suicidò da islamico: con le armi in pugno; anche se poi, per ironia della storia, la sua fine fu meschina e miserabile lo stesso.

      si fa presto a passare per estremisti in Italia: basta ragionare su presupposti di legalità nazionale o internazionale; l’estremista vero sarebbe chi li viola (vedi Salvini e Mattarella che controfirma), ma in Italia estremista è invece chi pensa che vadano rispettati.

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      1. Conosco bene il giudizio musulmano del suicidio.,ma un Capo (vero )non è sottoposto alle regole “comuni”(certo sono fieramente legato alla cultura romana -che anche quella ha tollerato tante “variazioni di comodo “.sul fatto che l ‘Italia Non ha una politica estera “coerente “è fisiologico,poiché retta da una classe politica modestissima (?!!)e fragile,volatile di breve periodo. Lasciamo stare il presidente Mattarella (come i predecessori /tranne Cossiga )il ruolo presidenziale è folle -deve coprire nel bene e nel male la Insipienza dei governi! Sul presidente Cossiga Non posso dare un giudizio -per personale reticenza. Word press,purtroppo non è lineare nel dialogo. Buona notte

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  6. che tu PENSI di essere di destra, come io PENSO di essere di sinistra non c’è da dubitarne e mi era chiaro.

    ho però dei dubbi più sostanziali, visto che riusciamo a discutere abbastanza serenamente e in modo costruttivo e, almeno nel blog, questa è un’esperienza inedita per me.

    umilmente propongo invece una opposizione Nord-Est Sud-Ovest: credo ci descriva meglio! :.) 🙂

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      1. che la mia collocazione sia il nord-est non c’è dubbio: nascita veneta, infanzia sud-tirolese, vita a Brescia (a parte il settennato tedesco) e ora la Val Sabbia.

        quanto a te ignoravo l’origine istriana (che mi spiega molto), ma pensavo alla tua collocazione attuale in Africa Occidentale.

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  7. la classe politica italiana è il ritratto del paese: nessuno ce la impone, e i Parri, i De Gasperi, i Moro, i Prodi, i Monti sono state temporanee eccezioni dei momenti di emergenza nel paese dei Fanfani, degli Andreotti, dei Craxi, dei Berlusconi, dei Renzi e dei Salvini.

    quanto a Cossiga, era totalmente suonato, pur se viscido: questa almeno è l’immagine di chi lo ha conosciuto solo dall’esterno; ma non mi aspetto risposte sul punto: rispetto la tua scelta.

    buona giornata, che immagino più fresca che in Italia.

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