Il Pentagono e i suoi generali,una volta ancora,di fronte al fatto compiuto.Chi può ancora oggi essere stupito delle decisioni improvvise senza consultare nessuno!non generali(per i problemi militari),non i diplomatici(geopolitici),neanche i “propri consiglieri”(pagati per consigliarlo-quando non lo istigano a idiozie).Via tweet e dichiarazioni elettorali,ha Deciso,《tirarsi fuori velocemente da Syria,Afghanistan e Africa》.A riprova quanto dichiarato alla Commissione della Camera dei Rappresentanti,il generale Votel capo delle forze Us, dal Levante al Asia centrale,7 marzo,ha detto NON essere stato informato di nulla.Votel senza tanti giri di parole ha detto che affermare che la guerra a Daesh ” è vinta! “”è ridicolo”.Queste -discrepanza -tra quanto dicono generali,diplomazia,amministrazione,servizi segreti-e il Presidente(?!sic). Vi ho già parlato del discorso su lo stato della Unione il 5 febbraio. Il presidente ha ricordato che durante i 19 anni di guerra,la “Grande America “ha dilapidato 7000! miliardi di dollari,perso 7000 soldati(bontà sua ha sorvolato i morti alleati),senza contare i 52000 feriti e mutilati.E’evidente che ciò che non coinvolge direttamente o indirettamente interessi americani -Non lo interessa -( posso dire che è una colossale IDIOZIA?).Infatti ha -deciso -di abbandonare -i Kurdi e lasciare, solo 400 soldati. In Africa,in Niger e nel Sahel,ci sono solo 600 soldati americani con elicotteri e droni. Gli italiani (sic),ne Dovranno mandare – in teoria-di più! .In alcune riunioni ho “contezza”di quanto ha detto brutalmente un alto funzionario dei servizi americana,che il Sahel NON sia interessante per la “Grande America “.certo che il clima CAMBIA non solo quello atmosferico.
mi prenderò del rompiballe di nuovo, ma se Trump avesse in realtà una visione più ampia e precisa della situazione dell’America di quanto non abbiano i generali?
in fondo Trump è l’unico presidente americano che sta picconando la lobby militare, e, considerando che anche Obama era sulla stessa strada (ma senza coraggio), credo che si debba mettere sul piatto la situazione del bilancio americano, sempre più precaria, per capire davvero che cosa costringe Trump ad una politica apparentemente quasi “pacifista”.
https://corpus15.wordpress.com/2018/12/21/trump-il-pacifista-e-linizio-del-crollo-del-populismo-474/
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Nessun dubbio sul suo “”Rompiballismo” ma il suo assunto -rispettabilissimo -(viziato da antimiltarismo 68sco).Trump ha fin dall’inizio la corte all apparato IndustrialMilitare! ! Che è uno dei serbatoi elettorali -programmando -le spese militari più ampie costose “aggressive!”Ma DEVE titillare la base profonda -che è Anti sistema -addirittura racchiusi nel sovranismo da “Contea “.Creda i “”Militari “”NON sono le macchiette da cinemina! fin qui addirittura hanno -FRENATO _le frenesie di Trump.
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sottoscrivo tutto (rompiballismo a parte, ovviamente), e come figlio di un ufficiale, educato alla militare, so bene di che cosa parlo.
la replica mi permette di – o meglio mi costringe a – mettere meglio a fuoco la questione: credo di avere male identificato i generali col blocco industrial-militare, mentre esiste una differenza.
Trump vuole favorire il primo, come mostra l’aumento delle spese militari strategiche, ma poi vuole tirarsi fuori in fretta dalle guerre locali, infischiandosi del parere contrario dei suoi generali.
dunque probabilmente la mia analisi sui limiti di bilancio che imporrebbero la seconda scelta è sbagliata, ed è più credibile la Sua, cioè la ricerca di popolarità elettorale, sempre più difficile per lui.
rimane aperto tuttavia il problema della grave crisi di bilancio provocata dalla politica fiscale di Trump, e delle inevitabili conseguenze in prospettiva anche sulla limitazione delle spese generali globali degli USA.
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Dopo aver letto il suo commento, ho osservato il cielo preoccupato dei possibili disastri. …..che si condividano pareri già notevole che poi lei “condivida ” è evento rimarchevole. ….per lo sfascio dei conti economici Trump se ne infischia come per il cambiamento climatico!è un ottuso egocentrico da “”dopo di me venga il diluvio “! Saluti-sempre -cordiali
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sì, però direi, per non smentirmi troppo (ma alla fine tutto dipende dal peso delle argomentazioni…), che Trump può ben infischiarsi dei conti economici – come fa anche il nostro Capitone -, ma anche i conti economici si infischiano di lui, e credo di capire chi ha la forza maggiore.
quanto al diluvio della metafora, è già in corso, anche se però qui, al momento, sotto forma di siccità quasi africana.
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