Il cosiddetto uomo “moderno” vive delle contraddizioni sempre piu’ evidenti rispetto le generazioni precedenti.ad esempio un sempre maggiore disincanto religioso e un sempre piu’ forte anelito di misticismo. Ma quel che appare sempre piu’plateale é la ricerca dell’intensita’della vita. La promessa di un aldila’é sempre piu’ vista con scetticismo quindi all’uomo contemporaneo non rimane che cercare di “indorare” la vita,di renderla piu’ ricca di nuove sensazioni sempre piu’ forti (quasi per stordire la propria quotidianita’).Anche qui si vede una contraddizione stridente.La norma della societa’ dal XVIII secolo ha guardato alla vita semplice e monotona, con disprezzo,come una vita “non vissuta”.Una nuova filosofia di fatto si é imposta,il modernismo ,ovvero una vita intensa!con il risultato di avere persone spiritualmente mute e sfinite,quindi di fatto molto piu’ fragili dei loro nonni e bisnonni (quale uomo moderno,saprebbe sopportare le prove immani di tutti civili e militari,nella Prima principalmente per i militari e Seconda guerra mondiale, particolarmente per i civili!) Dedicare la propria esistenza (gioventu’) alla intensita’ delle emozioni -a breve termine- significa abbandonare la propria vita alla “fatica” dell’esistenza. Siete depressi? o in attesa dell’apocalisse? pensate a queste modeste parole….!! e non andate a cercare avventure su ….Marte!”vivere é gia’ una bella…impresa!”
L’ Intensita’ della vita
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