Donald Trump

Dal momento della sua elezione,nei confronti dell’Europa(perché è l’Europa che mi interessa!),ha dato prova di una sorta di testarda antipatia,fissa senza modulazione intellettuale,piuttosto ottusa. È stata la posizione preconcetta ad esempio, sul clima,nel negare il riscaldamento!come l’attitudine contro la Cina,della quale censurava a priori i comportamenti commerciali.Fin dall’inizio ha avuto una dichiarata certitudine su tutto, alla quale ha aggiunto una totale ignoranza dei problemi planetari,anzi buttandoli nel cestino delle cartacce.Trump non cerca di “convincere”,lui. ..SA!Non si pone in un rapporto di forza,egli crede essere la “forza”!.L’idea di poterlo convincere,tramite intelligenza,lo stile,l’argomentazione,e farlo deviare è una pura illusione. A l’alba del 2020,dobbiamo costatare che lo abbiamo sottostimato come anche “sovrastimato “di avere forme intellettuali di logica, è semplicemente un rozzo brutale capo di una nazione,che crede ed è tecnologicamente e militarmente potente(ma) Non può “controllare”l’intero pianeta. Molti avevano creduto vedere nella sua volgarità,la sua arroganza,le sue provocazioni, una tattica,per soddisfare il suo elettorato della America profonda, come anchep squalificare i media che lo hanno sempre criticato. Nessuna tattica è il pensieri -autentico -(SIC ).Noi osservatori, che crediamo essere ragionevoli,abbiamo immaginato che il suo cerchio di consiglieri, la sua famiglia, il suo partito,il Congresso sarebbero riusciti a influenzarlo moderarlo,temperarlo. Ci siamo clamorosamente sbagliati. Trump sa ciò che vuole.Ha stracciato l’accordo sul clima, ha cancellato l’accordo sul nucleare iraniano, si è lanciato in una guerra commerciale con la Cina,più o meno costruisce qualcosa di simile ad un muro con il Messico,sta’separando gli americani tra di loro, ha ottenuto di fatto di facilitare Il ritorno di Bachar al Assad(che voleva distruggere ),ha lasciato fare ad Erdogan, ha aperto spazi a Daesh, che era stato -quasi -annientato,ha perso la partita con Putin in Ukraina, che ha guadagnato spazio anche in Africa (come la Cina ),la gestione con la Korea del nord e’stata disastrosa. Eppure Trump potrebbe vincere le prossime elezioni,con grossi danni per il suo paese -ma principalmente -per il pianeta!

14 Comments

  1. non abbiamo sottovalutato Trump, ma l’americano medio, che è come lui per almeno metà degli americani, ma anche di più.

    non abbiamo sottovalutato Trump, ma il sistema elettorale americano che dà il presidente all’America profonda e conservatrice.
    dopotutto in termini di voti generali perfino quella sardina lessa della Clinton ne aveva presi 3 milioni più di lui.

    ma adesso si tratta di rileggere il presidente e la rielezione di Trump a me pare oramai certa – a meno che non succeda qualche catastrofe strana.

    non stiamo sottovalutando Trump, ma sopravvalutando gli esseri umani.

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  2. Per me è una ulteriore conferma che, dalla caduta del muro in poi, chi ci ha rimesso di più siamo noi. Un crollo così misero di valori chi se l’aspettava… Trump potrà anche perdere, ma il trumpismo è ormai entrato in circolo come un virus, come il berlusconismo… gli Usa sono un grande paese, ed è capace anche di grandi sorprese; nei democratici stanno emergendo nuove leve di politici più attenti ai bisogni sociali e all’ambiente, i repubblicani invece annaspano, rincorrono i radicalismi di Trump e del Tea Party. Eppure gli americani hanno eletto Obama! Che avrà fatto i suoi sbagli, ma insomma era una persona totalmente diversa, possibile che in poco tempo si possa cambiare così?

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    1. mi piglierò certamente del rompiballe, ma non funziona così.
      non esiste da nessuna parte un “popolo americano”, come nessun altro popolo: il popolo è soltanto una somma di gruppi eterogenei che la pensano diversamente, dentro i confini di uno stato, e di regole che danno il potere ad uno di questi gruppi.
      le regole della democrazia americana, col potere di voto distribuito in maniera diseguale fra gli stati, sono fatte per dare in linea generale il potere alla provincia profonda, a scapito dei grandi centri urbani e della borghesia più aperta: Trump è diventato presidente con tre milioni di voti meno della Clinton!
      oggi probabilmente ha perfino più consenso, dato che è il presidente, e questo conta qualcosa; ma basta che si spostino poche migliaia di opinioni incerte perché un gruppo prevalga sull’altro.
      questo non significa affatto che tutto il popolo americano è immemore, basta che lo sia soltanto una parte, anche piccola, e che l’altra parte comunque preferisca essere governata – ad esempio – da un negazionista climatico e che si fottano le nuove generazioni!: i negazionisti climatici non hanno figli, oppure se li hanno non gliene frega niente.
      ma questo non vuol dire che tutti gli americani adesso siano diventati negazionisti; basta soltanto che i negazionisti siano diventati un poco di più.

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      1. Se Anghessa lo permette ti do del rompiballe volentieri, anche perché mi sa che siamo d’accordo e stiamo facendo come Aldo Giovanni e Giacomo sulla panchina, che dicono le stesse cose con parole diverse e ognuno dice all’altro che ha torto… scherzi a parte, certo generalizzare è una semplificazione sempre: non tutti gli italiani sono mafiosi o berlusconiani per fortuna; ma sta di fatto che Trump è stato eletto dagli americani, una parte d’accordo ma sempre americani; e che sempre loro lo rieleggeranno se lo faranno. Le regole sono discutibili, ma sono le stesse con cui è stato eletto Barack Obama… a suo tempo fui abbastanza negativo sulla scelta di candidare la Clinton (tra l’altro sul disastro Libia c’è anche il suo zampino) e una certa disaffezione ha giocato, ma Trump ha vinto con quell’America First che voleva dire molte cose… (e qualcuna la sta anche mantenendo, ci piaccia o no…).

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      2. ci dev’essere un equivoco: il commento era per Aldo e non per te; come posso replicare adesso al tuo commento, visto che sono – che siamo – d’accordo?
        salvo che sullo stesso dettaglio: Trump non è stato eletto DAGLI americani, ma da una parte degli americani; anche se togliamo di mezzo la parola popolo, il problema non cambia: io non accetterei mai che mi si dicesse, dato che sono italiano, che per vent’anni ho eletto Berlusconi.
        comunque, visto che mi hai dato quel “rompiballe” che mi avrebbe comunque dato lui, poco male, abbiamo risparmiato commenti… 😉

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      3. Il termine “popolo “oggi ha una accezione più vasta meno etnico razziale come in tempi recenti (ma queste puntualizzazioni sono perdite di tempo e di argomento ).Vogliamo dire “società “americani? Non cambia molto idem dicasi per maggiorana della minoranza. La conclusione è che un paese chiamato Usa o brodino o polenta, detta con la sua politica, pulsioni idiote o sublimi, altre comunità nelle scelte, guerre, errori ecologici, che comunque incidono sulla vita del pianeta. Ultima nota ::certo che sei un Rompiballe; comincio a temere sia uno dei tuoi. …pregi (????)

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