Il prossimo 20 Ottobre,e’l’anniversario della morte del dittatore libico.La Libya,e’al centro della catena di vulcani che producono le “piccole”turbolenze politiche italiane e a quelle geostrategiche che vanno dall’Afghanistan a Gibilterra,con l’Italia che per la sua geografia e’sulla soglia del cratere di uno dei vulcani della catena.Gheddafi e’stato un dittatore sanguinario provvisto delle astuzie del beduino acculturato sommariamente da qualche corso -mal condotto e peggio appreso-in accademia militare inglese.Se aveste ascoltato qualcuno dei suoi discorsi,la sua “eloquenza”e il suo “accento”che lui accentuava,(populista si direbbe oggi).Questa non e’la sede per narrare il suo “cursus”,il “suo”libro verde(sic),il suo nazionalismo panarabo,anticoloniale,odio per la cultura occidentale,antiitaliano ma nello stesso tempo conscio che con gli italiani “deboli”si poteva lavorare anche se rancorosamente.Finito il periodo del tentativo di egemonizzare il mondo arabo-paese troppo piccolo(demograficamente),finanziatore “generoso”del terrorismo internazionale,incluse Ira,Raf tedesca,Abu Nidal,poco le BR,piu’attratte dai palestinesi.Nemico mortale degli islamisti-quindi guardato benevolmente dagli occidentali(in fasi alterne).Sanguinario e paranoico,esempio il massacro incredibile del carcere di Abu Salim,massacrati in una notte da 1.200/2000 prigionieri,(molti provenienti da Bengazi…ecco l’odio perenne della Cirenaica!).Dopo l’abile tentativo di calmare le acque contro l’occidente,Gheddafi si e’dato al Panafricanismo,(e’stato anche presidente della Organizzazione Stati Africani),ancora oggi numerosi sono i suoi estimatori.Il passo fatale -tra gli altri fattori geostrattegici-il suo progetto di una super moneta africana-principalmente contro il Franco CFA,-si parla(concretamente)di un tesoro di centinaia di tonnellate di oro,in giro(numerosi sono i Non cercatori ma “cacciatori”di oro,inclusi gli agenti di mezzo mondo).Torniamo all’anniversario della morte e delle circostanze.Vi voglio riportare la sciocchezza della dichiarazione di Hillary Clinton,in veste cesarea,”””We came-we saw-he died”””(quando si parla a vanvera!!).Gheddafi viene localizzato(?!) nella zona di Sirte-area di origine di Gheddafi,e viene brutalmente linciato!uno degli “esecutori”dovrebbe essere stato un certo Omran Shaban,quello che mostro’la pistola d’oro del dittatore.Pochi sanno che costui e’morto l’anno successivo a Parigi,dove era stato trasportato per essere stato orrendamente torturato-e lasciato vivo!-da un gruppo di lealisti di Gheddafi…e per “interrogarlo”sulle vere circostanze della morte della “Guida suprema”…..che il colpo di “grazia”sia stato esploso da un agente francese…o/e americano?!!
Un bel ritratto, succinto ma illuminante, di uno dei protagonisti più controversi del post-colonialismo. Anche nel suo caso la storia con i “se” non è possibile, e non sapremo mai se senza la sua presenza “ingombrante” la Libia sarebbe stata migliore (da quello che è successo dopo la sua caduta ci sarebbe da dubitarne…). Ancora da approfondire il passaggio dal panarabismo al panafricanismo, e il ruolo come promotore dell’Unione Africana… forse addirittura visionaria nelle intenzioni, ma se e quando riuscirà a concretrizzarsi sarà una realtà economica e politica di tutto rispetto. Non conoscevo la storia di Omran Shaban, emblematica… la storia col tempo ci dirà quali sono stati i veri interessi. specialmente della Francia, della Clinton si può solo dire che forse tra tutti i danni che ha fatto il più grande è stato quello di candidarsi presidente. Nessuno mi toglierà dalla testa che tanti americani piuttosto che votare la Clinton hanno votato Trump… in un certo senso si può considerare una piccola vendetta di Gheddafi.
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