Vari collaboratori del presidente Trump,sono promotori di una nuova “arte della guerra”in salsa capitalistica,ovvero la privatizzazione”.Nell’ultimo periodo,si sono aggiunti anche grossi calobri della amministrazione,da Mike Pompeo,oggi segretario agli esteri ex capo della Cia a John Bolton,consigliere alla sicurezza.Il ragionamento di questi fini intellettuali e’semplice,i contabili del Pentagono e del Senato,da parecchio ululano del costo della guerra in Afghanistan(gia’segnalato in questo blog),le spese al 2017,ammontano a 800miliardi di dollari.Questo bilancio sommato alla deprimente costatazione che dopo 17 anni,i Talibani controllano la meta’ del paese.In conclusione dopo l’esperienza-catastrofica-dei cosiddetti contractors,in Irak e in misura minore in Afghanistan.I geniali collaboratori di Trump,propongono di arruolare 8000 mercenari e un migliaio di esperti (in operazioni molto particolari)..Costoro beneficierebbero dell’appoggio dellaCia e di un contongente di piloti di elicotteri dell’aeronautica.In questo modo potrebbero essere ritirati tutti-o quasi-i militari usa.Il Pentagono e’molto ostile a questa idea,ma sembra che la lobby di cui sopra stoa per prevalere,anche se bisogna ricordare il caso di Erik Prince,cofondatore di Blackwater,che in Irak oltre a molti casi di violenze,omicidi,rapine,stupri etc etc,aveva l’abitudine di sovrafatturare le missioni,e quando fu aperta un inchiesta(mai conclusa)e’sparita corpo e beni,Prince il mese scorso e’riapparso pimpante e chiarendo di intrattenere eccellenti relazioni con gli omologhi russi…!anche se in questo momento suoi uomini operano in Ukraina per il governo di Kiev,ma si sa’bene business is business!!